Web analytics: cos’è e a cosa servono le statistiche del sito.

Anlisi traffico web

Controllare le statistiche del sito migliora le prestazioni.

L’analisi del traffico web

Cos’è…

L’analisi del traffico web o web analytics è la “misurazione, la raccolta e il resoconto di dati di traffico  internet allo scopo di comprendere ed ottimizzare l’uso del web”*.

E’ possibile analizzare i dati ottenuti per motivi legati al marketing o al semplice gradimento dei contenuti da parte dei visitatori fino all’analisi dell’esperienza dell’utente.

A cosa serve…

Tenere sotto controllo le statistiche del proprio sito web è sintomo di obiettivi e contesti su cui attuare delle analisi. Bisogna tenere in considerazione il tipo di sito web e il tipo di servizio che offre all’utente e avere un buon numero di dati su cui effettuare i propri studi.

I principali e possibili sbocchi di un analisi sul traffico web tendono a stabilire:

– Modifiche al piano marketing;

– Analisi del target d’utenza;

– Analisi della User Experience;

– Analisi del gradimento;

– Miglioramento delle conversioni;

– Modifiche o sviluppi della struttura del sito analizzato;

– Pianificazione di un possibile lavoro di cura e/o creazione di nuovi contenuti;

Come realizzarla…

Ad occuparsi di raccogliere, gestire e organizzare le informazioni su cui tracciare delle statistiche sono dei veri e propri software on line.

Per farlo sfruttano la possibilità di raccogliere e comunicare dati da una pagina web ad un’altra attraverso l’uso di un codice di monitoraggio che comunica le informazioni del visitatore al software di monitorggio.

In base al software usato è possibile ottenere diversi dati, più o meno precisi a seconda del dato, circa gl’utenti che visitano il sito web monitorato.

Esistono sul mercato diversi software di analisi del traffico, gratuiti e a pagamento. I più noti  sono  Google Analytics e shinystat

Ci baseremo sulle possibilità offerte dal primo di questi software per elencare i principali dati ottenibili dal monitoraggio del traffico di un sito web.

Per utilizzare questo software è necessario avere un account gmail. Analytics ha un pannello di controllo che da la possibilità di  di visualizzare i dati raccolti e la loro rappresentazione grafica. Questi dati possono essere anche condivisi tra più utenti.

Quali e quanti dati per quali e quante letture…

Per procedere a capire il funzionamento e l’utilità delle statistiche sul traffico è necessario conoscere i dati ottenibili attraverso l’installazione del codice di monitoraggio (attività molto semplice di cui scriveremo più avanti).

Tipologie di dati

I dati ottenibili sono tanti, dipendono dal software utilizzato e dalle capacità di analisi e di incrocio dei dati tra di loro. Quelli principali sono:

Numero di visitatori – Che a sua volta può essere suddiviso in *visitatori unici e visitatori totali e che ancora possiamo distinguere per *visitatori nuovi e *visitatori di ritorno.

Proviamo a fare un esempio:

Un utente che entra per la prima volta nel nostro sito è un *visitatore unico e *nuovo per la giornata di oggi ma se tornasse domani sarebbe un *visitatore unico ma *di ritorno se considerato nell’arco temporale definito dal giorno di ieri a quello attuale.

Se lo stesso visitatore si collegasse più volte nella stessa giornata (per quella stessa giornata) sarebbe un visitatore unico ma nello stesso tempo farebbe aumentare il numero di *visite totali che molto spesso è accorpato al concetto di *visitatori totali da distinguere con *visitatori unici totali.

Un utente nuovo ieri domani sarà diritorno ma ieri non lo era quindi è bene tenere conto dell’arco temporale su cui basare la propria lettura in relazione ai propri obiettivi d’analisi.

Infatti non avrebbe senso leggere il comportamento durante la navigazione dei visitatori nell’arco di una sola giornata a meno che non ci sia un picco di visite oppure un numero di visitatori molto alto.

Per *utente unico si intende una macchina sulla rete non una persona fisica definita in carne ed ossa.

Esempio: se al mio sito arrivano 2 utenti dallo stesso PC di un internet point (ovviamente in momenti diversi della giornata) il mio software di analisi del traffico (nel mio caso Google Analytics) rileverà quella visita come se fosse stato un *unico utente che è *tornato più volte sul mio sito.

Provenienza dei visitatori – Per provenienza possiamo intendere la provenienza fisica ossia l’area del globo da cui si connette l’utente. Questo è un’altro di quei dati più o meno precisi perché dipende dalla rete a cui è connesso il visitatore. Esempio connettendomi da Reggio Calabria con Alice di Telecom si può risultare connessi dalla zona di Palermo o  di Catanzaro o addirittura di Roma.

Per capire bene questo dato e le sue stranezze bisogna approfondire gli studi sulla tipologia delle reti e la loro architettura.

Abbiamo una seconda tipologia di provenienza del traffico ossia le sorgenti del traffico o Referral.
Referral – Ossia la pagina web da cui giunge a noi il visitatore in questione. Vengono raggruppati per tipologie:

  • Motori di ricerca : in questo caso la visita al sito è ottenuta tramite la presenza del nostro sito nella serp (naturale) di un motore di ricerca. Per serp naturale intendiamo la lista dei risultati del motore di ricerca escludendo i risultati sponsorizzati;
  • Altri siti web: l’utente arriva da un sito web che ci ha citato inserendo un collegamento al nostro sito fra le sue pagine;
  • Email: riporta se l’utente arriva a noi cliccando un link presente all’interno di una email;
  • Campagne pubblicitarie : il visitatore in questione è stato portato al sito attraverso il click su un annuncio pubblicitario (quindi un inserzione a pagamento).
  • Diretti : in questo caso la visita proviene o dalla digitazione dell’indirizzo del nostro sito sul browser direttamente da parte dell’utente oppure da fonti non tracciabili (esempio un file di testo).

Altri dati del visitatore – Altri dati molto importanti ottenibili sui singoli visitatori riguardano due principali filoni concettuali :

  • Dotazione tecnologica in uso: Ossia dati relativi al tipo di browser utilizzato, la risoluzione dello schermo e il numero di colori, il sistema operativo e la sua versione in uso e il fornitore e tipo di rete con la quale si connette l’utente.
  • Tracciamento dell’esperienza di navigazione del visitatore: La navigazione all’interno del nostro sito da parte dell’utente regala le informazioni più utili per capire e conoscere l’esigenze dell’utente e allo stesso tempo per stabilire migliorie in quasi tutte le aree concettuali dell’attività di fornitori di contenuti/beni/servizi on line.

I principali dati circa l’esperienza utente possono suddividersi per comodo grazie alla naturale correlazione con l’attività di navigazione on line.

1. Accesso al sito web

2. Fruizione dei contenuti

3. Uscita dal sito web

1 –A seconda delle modalità d’accesso dell’utente e dalle possibilità offerte dal software di analisi del traffico web utilizzato è possibile conoscere non solo il link esatto da cui l’utente è arrivato a noi, scremandolo quindi nelle diverse categorie di provenienza, ma soprattutto nel caso delle visite provenienti dai motori di ricerca o dalle campagne annunci applicate ai motori di ricerca (esempio su google Adwords) è possibile conoscere le *keywords digitare dall’utente per trovarci su questo o quel motore di ricerca.

2 –Durante la navigazione sul nostro sito il visitatore lascia traccia al software d’analisi dei suoi movimenti, i click che lo portano in un’altra pagina del nostro sito oppure verso le pagine di un altro sito diverso dal nostro. Grazie a questo possiamo tenere traccia dei seguenti dati :

Pagine d’entrata:

da dove è arrivato l’utente (riguarda l’area concettuale dell’accesso)

Permanenza temporale :

è possibile sapere quanto tempo un utente ha navigato sul nostro sito o ancora nello specifico quanto tempo ha sostato su una determinata pagina del nostro sito

Pagina successiva e precedente rispetto alla pagina in analisi :

ossia data una pagina X del nostro sito possiamo sapere la pagina precedentemente visualizzata dall’utente (in questo caso appartenente al nostro sito) e quella successiva su cui l’utente si è spostato ( anche in questo caso del nostro sito ).

Profondità della navigazione:

In base al tracciamento della navigazione all’interno del nostro sito è un dato utile da conoscere sia in linea specifica che generale la profondità  della navigazione (ossia quante pagine del nostro sito vengono visitate dall’utente prima di uscire dalle nostre pagine).

3 – E’ possibile anche stabilire come e dove un visitatore o una percentuale sul totale abbandona il nostro sito durante la navigazione.

Possiamo distinguere i rimbalzi (bounce) che sono quei particolari casi in cui un utente abbandona il nostro sito dalla stessa pagina in cui vi è entrato da altre modalità in cui un utente può abbandonare le nostre pagine.

Esempio:

– Cliccando su un link che rimanda ad un altro sito;

– Uscendo giunto su una determinata pagina facente parte di un intero processo di navigazione (esempio : l’utente arriva all’home page – passa alla pagina contatti – passa alla pagina chi siamo –  abbandona il sito alla pagina chi siamo). Quest’ultime prendono il nome di “pagine d’uscita” .

Il codice di monitoraggio…

<< Gli strumenti per le statistiche dei siti rientrano in genere in una delle due seguenti categorie:

– Log file dei web server

– Codice JavaScript inserito nelle pagine html >>

(fonte http://www.antezeta.it/blog/web-log-file-javascript-embedded-page-tracking )

In questo caso e basandoci quindi su sistemi di analisi del traffico simili a Google Analytics stiamo affrontando l’argomento dei codici di monitoraggio JavaScript inseriti nelle pagine web di un sito.

Per ulteriori approfondimenti sulla differenza fra queste due tipologie di strumenti si rimanda al link della fonte.

Sempre sullo stesso sito possiamo trovare delle linee guida per l’installazione del codice di monitoraggio a questo link :

http://www.antezeta.it/blog/javascript-embedded-page-tracking-position .

In questo caso alcuni termini meritano una spiegazione molto approfondita quindi continuo linkando fonti su cui è possibile approfondire le conoscenze su questo argomento.

Javascript :

<< JavaScript è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti comunemente usato nei siti web. Fu originariamente sviluppato da Brendan Eich della Netscape Communications con il nome di Mocha esuccessivamente di LiveScript, ma in seguito è stato rinominato “JavaScript” ed è stato formalizzato con una sintassi più vicina a quella del linguaggio Java di Sun Microsystems >> …

<< La caratteristica principale di JavaScript è quella di essere un linguaggio interpretato: il codice non viene compilato, ma interpretato (in JavaScript lato client, l’interprete è incluso nel browser che si sta utilizzando). La sintassi è relativamente simile a quella del C, del C++ e del Java[1]. >>

(fonte Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Javascript )

Riassumendo molto in breve il codice di monitoraggio è una soluzione che permette, inserendo il codice suddetto all’interno del codice html delle nostre pagine web, il monitoraggio e la raccolta dei dati sul traffico visite. Nonostante le varie particolarità dipendenti dal sistema di raccolta dati che si sta utilizzando è buona norma inserire il codice di monitoraggio alla fine del codice html di ogni pagina del sito da monitorare.La frase in grassetto è particolarmente importante e la sua spiegazione è da ricercare fra i link delle fonti che ho citato.

Il codice di monitoraggio solitamente non ha un aspetto visibile sulla pagina web esclusi i casi in cui include la visualizzazione di uno o più dati (esempio il numero di visite ottenute fino ad oggi oppure il numero totale e il numero totale del giorno ). Solitamente è a discrezione dell’utente la scelta di mostrare o meno un contatore sulle proprie pagine dove il sistema a cui si appoggia per le proprie analisi lo permette.

Il resto circa le statistiche web…

Oltre quanto scritto fin ora è bene precisare che quasi tutti i sistemi di analisi del traffico web rilevano le visite e l’attività degli Spider.

Uno Spider è un programma cui compito è quello di visitare link (quindi non solo link a pagine web ma anche a documenti di testo, immagini ecc..) e archiviare delle informazioni.

L’analisi dell’attività di uno spider su un sito rivela i dati più importanti per l’attività di cura e creazione dei contenuti e l’implementazione di modifiche alla struttura del sito web in ogni sua parte.

Oltre alle statistiche riferite ad uno o più siti web esistono in rete diversi servizi che raccolgono e pubblicano dati statistici raccolti grazie all’ausilio di spider o condivisione dei dati statistici inerenti a un servizio di pubblica utilità (esempio i dati pubblicati da google circa le parole chiave più ricercate dai suoi utenti in determinati periodi).

La loro utilità è indubbia ma sicuramente la loro precisione lascia qualche ovvia perplessità sia per ragioni economiche sia per questioni puramente tecniche affini alle scienze statistiche.

Per un ulteriore approfondimento leggere http://www.iccweb.it/it/tecniche-di-monitoraggio.html

Adesso una serie di link utili per chi volesse avere il primo approccio con Google Analytics:

http://www.youtube.com/watch?v=Ap9HtGyOAhY&feature=related (Registrarsi a Google Analytics e ottenere il codice di monitoraggio per il proprio sito)

http://www.youtube.com/watch?v=nqBjdJ5523s&feature=related (qui invece una panoramica generale sul pannello di controllo di Google Analytics)